Il Piacere di Alexander Lowen, “papà” della bioenergertica è decisamente un “must” per chi vuole approcciare al suo pensiero e alle sue esperienze.

Per Lowen, il piacere è «essere pienamente vivi», totalmente coinvolti in ciò che si sta facendo, come lo sono i bambini, completamente dentro la propria esperienza corporea. Il piacere ha una prerogativa di spontaneità che lo rende non controllabile e recuperabile attraverso la volontà.

Il libro si chiude con un capitolo intitolato “Un approccio creativo alla vita”. Qui Lowen si sofferma su come la creatività nasca dall’accettazione della realtà, dall’abbandono delle illusioni, dal tentativo di approfondire la comprensione per arricchire l’esperienza stessa che stiamo vivendo.

In questi periodi difficili dovuti alla pandemia, considerando anche l’attuale stagione primaverile vista come rinascita/ripartenza guidata dalla natura, vale la pena ripercorrere i 5 passi verso la creatività descritti da Lowen nel suo libro:

 

Primo passo

Identificazione con il corpo, integrazione Io-corpo, superamento della svalorizzazione del corpo attualmente ridotto, per lo più, a strumento meccanico e/o a immagine narcisistica;

 

Secondo passo

Sviluppo del piacere di essere vivi/e nel qui-e-ora come fondamento delle attività coscienti;

 

Terzo passo

Accettazione di sensazioni e sentimenti senza censura con l’obiettivo di gestire la polarità ‘espressione-controllo’ in modo maturo e ricco;

 

Quarto passo

Comprensione dell’interdipendenza di tutte le funzioni della personalità;

 

Quinto passo

Umiltà come riconoscimento della nostra interdipendenza dall’ambiente sociale e naturale.

 

Tratto dal blog della SIAB (Società Italiana di Bionergetica).