La società della stanchezza(1) è uno di quei libri da leggere assolutamente. 

Scritto dal filosofo sudcoreano residente in Germania Byung-Chul Han (2), presenta una interessante visione alternativa della società in cui viviamo per aiutarci ad immergerci in noi stessi e scoprire quelle catene poco evidenti ma molto forti che ci legano, dettano molte delle nostre decisioni e determinano la nostra vita.

Nel saggio sostiene che la società del XXI secolo non può più essere intesa come una società di tipo disciplinare, ma una società della prestazione. Le analisi sviluppate nel suo saggio mettono in luce, nello specifico, come l’ossessione dell’iperattività e la tendenza sempre più forte al multitasking arrivino a produrre disturbi di natura depressiva e nevrotica.  il disturbo borderline di personalità o la sindrome di burnout, derivano da un eccesso di positività.

È il terrore di non essere all’altezza delle proprie aspettative, qui ed ora, immediatamente, nella situazione di performance che ogni singolo individuo sente di dover offrire, ma che in effetti pretende prima di tutto da sé stesso. Il non riuscire a essere a questa altezza conduce il soggetto a una guerra intestina con sé stesso rendendolo perennemente stanco.

La stanchezza evocata da Han è, perciò, ben diversa da quella che si respira nelle fabbriche o negli uffici di una compagnia assicurativa degli anni Sessanta: l’autosfruttamento, l’ingannevole bisogno di realizzarsi attraverso il lavoro, la frustrazione causata dal non raggiungimento degli obiettivi, e la debilitante necessità di sovrapporre l’Io alla singola prestazione, producono individui stanchi e depressi.

La cura, allora, si nasconderebbe proprio nella malattia del nostro tempo: la stanchezza, precisa Han, può diventare salvifica, laddove si riesca a trasformarla in riposo, in contemplazione, in rifiuto dell’azione faustiana, in vita activa nella sua accezione più alta e nobile.

  1. (Https://www.amazon.it/societ%C3%A0-della-stanchezza-Byung-Chul-Han/dp/8874527829);
  2. Byung-Chul Han, nato a Seul, è considerato uno dei più interessanti filosofi contemporanei. Docente di Filosofia e Studi Culturali alla Universität der Künste di Berlino, ha pubblicato con nottetempo La società della stanchezza (2012, 2020), Eros in agonia (2013, 2019), La società della trasparenza (2014), Nello sciame (2015), Psicopolitica (2016), L’espulsione dell’Altro (2017), Filosofia del buddhismo zen (2018), La salvezza del bello (2019), Che cos’è il potere? (2019) e Topologia della violenza (2020).